Faugères Leon Barral 2014: Faugères AOC, Languedoc Roussillon. L'assaggio di questo vino ci riporta sempre al primo approccio a quel filone di vignaioli che si esprimono sotto il marchio "Triple A": anni addietro infatti ci fu proposto di degustare "un vino non standardizzato", che viene prodotto rispettando i cicli naturali, senza l'uso di chimica in vigna ed in cantina. Era proprio una bottigliadi Faugères del Domaine Leon Barral. Quasi quindici anni fa, forse anche qualcuno in più, questo approccio era abbastanza relegato ad una cerchia ristretta di produttori e ancor più di consumatori: accettammo curiosi quindi la proposta. Ad oggi, ogni assaggio di questo vino ci ricorda sempre lo stupore di quel primo calice di "vino naturale" (ma come? il vino non è tutto naturale?); ci conferma che ogni annata è l'espressione univoca del clima e del territorio di quel particolare momento. L'assaggio in questione ci propone un vino frutto di un blend di carignan (50%), syrah (40%) e grenache (10%) da vigne impiantate su pendii il cui suolo è composto di scisti e ardesia, fermentazione alcolica spontanea in cemento ed affinamento per due anni in barrique. Rosso granato, al naso subito complesso e potente: frutta matura, violetta, spezie, terziari con note di cuoio e di confettura di more. Al gusto caldo ed avvolgente, buona alcolicità ed un equilibrio notevole. Fresco e tannico al punto giusto, risulta persistente con armoniosa eleganza!!! Cheers!!!
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