Isidor 2017 - Vigneti delle Dolomiti IGT Manzoni Bianco - Vignaiolo Fanti Dal 1991, a Pressano, poco a nord di Trento, sulle colline arieggiate e ben ventilate nei pressi di Lavis, Alessandro Fanti ha recuperato “l’arte di fare il contadino”. Ha rivalutato pratiche agronomiche, fondamentali per migliorare la qualità dell’uva e del vino, fondendo le moderne conoscenze enologiche con la conoscenza della tradizione. I terreni sono formati da uno strato di terra rossa argillosa mista a breccia calcarea e la superficie è interrotta da affioramenti di roccia arenaria gialla. I vitigni che meglio raccolgono l'espressione di questo terroir sono la Nosiola, lo Chardonnay, il Teroldego, Cabernet franc, Cabernet Sauvignon, Merlot e l'Incrocio Manzoni. Proprio da queste ultime uve, in purezza, nasce l'Isidor che abbiamo degustato. Bassissime rese per ceppo, nessuna cimatura, nessuna irrigazione ne tantomeno utilizzo di chimica in vigna ed in cantina. Vendemmiate a maturazione completa, le uve vengono raffreddate in cella ed ammostate dopo una breve macerazione. Fermentazione in legno per 3-4 settimane, quindi lenta maturazione sulle fecce nobili per almeno dieci mesi ed ulteriore riposo in bottiglia. Nel nostro calice arriva giallo paglierino tenue, trasparente e limpido. Consistente. Al naso si presenta intenso e complesso: fiori bianchi, sentori di mela granny, fieno, pesca bianca. Avvertibile una nota minerale, molto elegante. Sorso tipicamente da vino nordico: verticale, fresco, sapido, con una acidità che matura nel calice, che prima è astringente poi si trasforma in toni più rotondi. Struttura ed intensità in un "vino vivo", che ad ogni sorso è un altro vino rispetto al precedente calice. Persistente, con un retronasale citrino, elegante. Colpo d'occhio sull'etichetta: riporta la cromatografia su carta del terreno di origine; un tipo di analisi messo a punto il secolo scorso dai teorizzatori della biodinamica per tradurre visivamente la vitalità del terreno. Cheers!!!
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