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le Moulin Brut - Blanquette de Limoux AOP - Domaine J.Laurens

le Moulin Brut - Blanquette de Limoux AOP - Domaine J.Laurens La "più antica bolla prodotta in Francia”: proprio così, la Blanquette de Limoux è il primo vino spumante prodotto con metodo classico anni prima del più conosciuto e blasonato champagne. Ci troviamo nel Sud della Francia, nella Langeudoc-Roussillon, a Limoux, nella regione Occitana, circondata da colline e pendii che vedono il Corbières ad est e i Pirenei a sud. Qui nel XVI secolo nell’Abbazia di Saint Hilaire i monaci si accorsero che il vino imbottigliato formava delle “bolle”: iniziarono allora a studiare il fenomeno e gettarono le basi tecniche della rifermentazione in bottiglia secondo metodo classico. Da un documento del 1544 (la nascita dello champagne viene fatta risalire al 1688) si evince chiaramente che un signore del luogo, tale Siuer d’Arques, ordinava la Blanquette per offrirla ai suoi ospiti durante i festeggiamenti per le sue vittorie sul campo. La Blanquette è la prima AOC della Linguadoca, tra le prime in Francia, dal 1938: prevede l’utilizzo del vitigno Mauzac (almeno 90%) con l’aggiunta di Chenin e Chardonnay in misura variabile.

Abbiamo degustato quella proposta dal Domaine J. Laurens, Mauzac (90%) Chenin e Chardonnay in parti uguali. Vigneti a La Digne d’Aval, in pieno areale di Limoux. Morbide colline intorno ai 300 m. slm, terreni argillo-calcarei, ottima esposizione solare e clima ben mitigato dalle correnti del non lontano Mediterraneo. Alla raccolta manuale e precoce delle uve segue la fermentazione spontanea in acciaio ed un affinamento in legno per circa 9 mesi della cuvée base. Quindi rifermentazione in bottiglia secondo il metodo classico, con bassissimi dosaggi. Nel calice giallo paglierino tenue, fitte bollicine, sottili e persistenti. Naso di fiori bianchi, biancospino su tutti e frutta fresca croccante: mela verde, tipica varietale ma anche una nota di pesca bianca. Arrivano i secondari di lievito, molto delicato comunque e morbidezza di miele. Beva diretta, fresca, con note agrumate. Abbiamo la percezione che il perlage continui ad assottigliarsi durante la degustazione. Persistente freschezza e una sensazione di delicatezza chiudono il sorso. Forse un peccato che il “primato temporale” non abbia tributato alla Blanquette un maggiore successo di pubblico. Cheers!!!




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